Perché un Giardino senza terra...?!

La Garden Shell vince il premio "ALTRI GIARDINI" al Festival del Verde e del Paesaggio, il 15 Maggio 2022, "per la fantasia di collocare il verde su barche vere quasi creando un giardino in movimento che può approdare in diversi luoghi, costituito sia da piante acquatiche che da colture orticole idroponiche con l'intento di creare un Giardino: un ambiente autonomo basato sul riutilizzo dell'acqua"...

winner competition garden shelljpg

i partner di ricerca dello studio Uptown Muse e gli enti che ospitano la Garden Shell per il 2022: il Museo Orto Botanico de La Sapienza, Roma, il Dipartimento DIBAF dell'Università della Tuscia, la Federazione Italiana Invito alla Lettura, presso il Bibliobar Roma, la Basilica dei Ss. XII Apostoli, Roma, l'Ecomuseo della Via Latina e l'Associazione Torre del Fiscale Odv, nel Parco dell'Appia Antica.

Che cos'è un Giardino Senza Terra? è un giardino acquatico, un bio-laghetto in miniatura che depura acque inquinate e le arricchisce di sostanza organica, per uso domestico e agricolo. Un vero habitat in cui le piante crescono rigogliose, senza utilizzare suolo e risparmiando il 60% dell'acqua normalmente utilizzata per irrigare orti e giardini!!

Da questa filosofia sostenibile nasce la Garden Shell, un giardino acquatico che è una seduta, una barca, un’oasi, un luogo di relax e di socialità, ma soprattutto un orto idroponico… uno strumento di rigenerazione, di resilienza nei confronti dell’inquinamento e della cementificazione, un dispositivo green di preservazione di suolo e di acqua. Ma soprattutto è il simbolo di una purificazione che non è solo ecologica, bensì spirituale. Seduti fra due vasche d’acqua, possiamo ritrovare il piacere del fare, in armonia con lo scorrere delle stagioni e con i processi naturali di rinascita e trasformazione, a contatto con l’elemento in cui la vita stessa ha origine. L’azione rigenerante dalle piante per le piante, attraverso l’azione umana.

IERD6398jpg

Mario e Nabila Di Pilla, al Festival del Verde e del Paesaggio, XI Edizione, Roma - Auditorium Parco della Musica

Ninfee, Iris, Papiri, in un microcosmo acquatico, depurano acque piovane e di scarico, rendendole nuovamente disponibili per un’agricoltura urbana, nei luoghi dove non c’è disponibilità di terra. La coltura idroponica entra nelle piazze, nei parchi, nei balconi, sui tetti! Il beneficio dell’uomo è nella condivisione e auto-produzione di cibo, in un’ottica completamente circolare. Nella Garden Shell non è necessario utilizzare pesticidi, ma l’interazione degli ecosistemi acquatici! Non serve disboscare, bensì è necessario controllare che la natura svolga regolarmente il suo corso, monitorando i processi di ossigenazione e fertirrigazione dell’acqua.

I materiali questo “giardino senza terra” sono completamente naturali e riciclabili al 100%, provenienti da filiera sostenibile: la shell, ovvero il guscio, è di compensato marino trattato con vernici all’acqua, il legno è un materiale vivo come i microcosmi che ospita. Da un’idea di architetti navali e architetti paesaggisti, in collaborazione con gli studenti dell’Università della Tuscia e de La Sapienza, dall’unione di biologi, chimici e ingegneri, ma soprattutto di artisti, la Garden Shell è la proposta di un team giovane per un futuro più sostenibile. Dalla penna di Nabila Di Pilla, con gli studenti Semi Arfaoui e Cecilia Cocci, e la supervisione di Luciano Di Pilla, Marcello Vettori e Andrea Bonito.

IMG_2367JPG

Cecilia Cocci, studentessa dell'Università della Tuscia, DIBAF, alle prese con l'Educazione Ambientale presso la Sede dell'Ecomuseo della Via Latina, in Via dell'Acquedotto Felice presso la Torre del Fiscale, Roma, Parco dell'Appia Antica

Ognuno può compiere piccoli gesti e dall’unione di tanti piccoli gesti virtuosi si possono risparmiare decine di milioni di metri cubi di acqua potabile, ed ognuno può produrre il proprio cibo in città, sapendo di non avere un impatto sull’ambiente anzi, al contrario di contribuire a preservare acqua e suolo. La bellezza e l’armonia della Natura sono qui racchiuse in uno scrigno, in un guscio, una miniatura urbana..

UPTOWN MUSE STUDIO è a Roma!!

uptown muse team Auditoriumjpg
Collaboratori e tirocinanti dello Studio (da sinistra) Giulia Casalino, studentessa di Architettura del Paesaggio, La Sapienza Roma, Nabila Di Pilla, Co-founder di Uptown Muse Studio di Paesaggio, Roma-Torino, Marcello Vettori, alunno I.C. Visconti Roma, Cecilia Cocci, studentessa dell'Università della Tuscia, DIBAF, Lorenza Fargnoli, studentessa di Architettura del Paesaggio, Semi Arfaoui, studente di  Architettura del Paesaggio, Università di Firenze, Virginia Verolini, Paesaggista.